Dr. Francesca Agabio
medico veterinario
«Un gran numero di cause – che non mette conto elencare – hanno per secoli sottratto dignità a quella scienza divina che è la pratica della medicina e l’hanno trasformata in un miserabile tentativo di guadagnarsi il pane, una pura dissimulazione di sintomi, una degradante fabbrica di ricette, un mestiere privo di timor di Dio, così che i veri medici sono inesorabilmente mischiati con una congerie di venditori di una medicina tutta orpelli ed esteriorità.»
C.F.S. Hanhemann
Così si esprimeva CHRISTIAN FRIEDRICH SAMUEL HANHEMANN (1755 - 1843) padre fondatore dell'Omeopatia. Parole quanto mai attuali potremmo dire!
L'Omeopatia non è solo un tipo di medicina ma un vero e proprio impianto filosofico. Nel' "Organon - l'arte di guarire" (uno degli scritti principali del Maestro) appare subito chiaro fin dai primissimi paragrafi quali sono i veri compiti del Medico, quale sia l'importanza e la centralità dell'individuo, unico nelle sue modalità reattive (la patologia e il suo modo di manifestarla), quale è l'obiettivo: curare, non semplicemente guarire dai sintomi. I sintomi sono l'unica guida per comprendere ciò che ha turbato la dynamis (energia vitale), che ha portato quell'individuo ad ammalarsi, e non vanno perciò eliminati (soppressi ).
Il nostro compito come omeopati è la ricerca del Simillimum: quella sostanza, appartenente al regno minerale, animale o vegetale (o anche imponderabile) che diluita e dinamizzata, perde le sue potenzialità tossiche (fisiche e ponderali) e risuona esattamente con la frequenza di quell'individuo che dobbiamo curare.
Consiste quindi, una terapia omeopatica unicista, nella somministrazione di un rimedio, ad una data potenza, ripetuto o meno nel tempo e nell'osservazione della reazione del paziente alla terapia. La visita omeopatica consiste in un colloquio (oltre che in una visita clinica) in cui l'omeopata cerca di far emergere i sintomi propri del rimedio (e quindi del paziente).
E' un valido aiuto sia in corso di patologie funzionali acute (traumi muscoloscheletrici, disordini gastrointestinali (diarree, vomito) o genito urinari (cistiti), sia e soprattuto in patologie croniche e cronico-degenerative (allergie, COPD, IBD, artrosi etc..)