Dalla Farmacia dei Prati: Gallium Aparine, il drenante per eccellenza!
Se vogliamo imparare dalla natura abbiamo davvero l’imbarazzo della scelta, e la primavera ( come del resto anche le altre stagioni) ci offre qualcosa su cui riflettere per ogni punto in cui posiamo lo sguardo.
Vi avevo già detto che a me è sempre piaciuto raccogliere e studiare le erbe , e voglio farvi parte di queste mie nozioni.
Il Galium Aparine è una bellissima erbetta, molto caratteristica per la sua forma e davvero molto molto utile. . La trovate un po’ dovunque , in mezzo alle altre erbe, ma la di riconosce facilmente per la disposizine delle foglioline intorno al fusto: sono lanceolate e disposte a raggera. Ma la sua caratteristica principale è di avere fusti ruvidi perché ricoperti di piccoli uncini , da qui infatti il nome volgare di “attaccamani”.
Appartiene alla famiglia delle Rubiacee , come la Gardenia e Coffea ( la pianta del caffè ) e il momento migliore per raccoglierla è proprio questo, poco prima della fioritura.
Fra le sostanze contenute troviamo la vitamina c , acido citrico, parecchio silicio e acido salicilico
USI E CONSUMI
Il Galium può essere utilizzato sia per uso esterno che per uso interno, ed è una piante sicura, con buon margine di maneggevolezza.
Per uso esterno è possibile ottenere un estratto o un centrifugato da pianta fresca, o ancora un infuso (sempre da pianta fresca) e utilizzarlo per le ferite (anche torbide e ulcerative) oppure unita ad olio di oliva su eczemi o in caso di forfora.
Quando una pianta lavora bene su patologie cutanee , generalmente ha , per uso interno , potere disintossicante .
Il Galium infatti tonifica e ripulisce i linfatici ( che sono i vasi che portano via le tossine dai tessuti) e è un diuretico naturale.
Secondo la medicina cinese è classificata come erba rinfrescante , lavora in caso di “ristagno” di sangue e tonifica il rene.
È quindi indicata per i cavalli allergici o in caso di gonfiore delle gambe o edemi di altra origine,ma anche per rafforzare il mantello, la criniera e lo zoccolo, in virtù del suo contenuto in silicio.
Possiamo somministrala fresca ( qualche manciata al giorno) oppure essiccata ( 20-40gr al di) per periodi non troppo prolungati.
IL GALIUM COME RIMEDIO VIBRAZIONALE
Da questa piante è possibile ottenere e che il rimedio omeopatico corrispondente ( si tratta di diluire e dinamizzare la tintura madre) e lavorare così con l’energia ( la frequenza ) del rimedio: il campo di applicazione è il medesimo , ma non abbiamo i limiti legati alla somministrazione ponderale ( ossia pro chilo) di sostanze farmacologicamwnte attive presenti nella pianta intera. Ciò significa poter ad esempio mettere in atto una terapia per un problema acuto ( con somministrazioni ravvicinate e ripetute ) e ovviamente averne disponibilità anche il altri periodi dell’anno.
Interessante è anche sapere che possiamo sfruttare il potere energetico di questa pianta lavorando con l’olio essenziale ( in aromaterapia sottile) o con la corrispondente essenza floreale : dal punto di vista di una terapia emozionale sarà indicato per rafforzare i legami emotivi, ad esempio in una fattrice primipara che magari accetta con difficoltà la nuova dimensione della maternità e si occupa poco o poco amorevolmente del puledro , oppure prima di introdurre un nuovo individuo in un gruppo, o ancora per rafforzare il legame del binomio cavallo cavaliere.